Come richiedere il bando
La misura riconosce un contributo a fondo perduto per l’aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale sostenuti nel terzo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 da Enti del Terzo Settore attivi nell’assistenza ad anziani e disabili.
La dotazione finanziaria è di 170 milioni di euro. Il bando scade il 12 dicembre 2023.
Chi potrà beneficiarne
Le agevolazioni sono rivolte agli Enti del Terzo Settore che assistono anziani e disabili, iscritti al Registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e attivi nel periodo a cui si riferisce la richiesta.
Più in dettaglio possono beneficiare della misura:
- gli enti iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo Settore
- le organizzazioni di volontariato (ODV) tuttora coinvolte nel processo di trasmigrazione
- le associazioni di promozione sociale (APS) tuttora coinvolte nel processo di trasmigrazione
- le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), iscritte nella relativa anagrafe
- gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Caratteristiche dell’incentivo
La misura riconosce un contributo straordinario per l’aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale sostenuti nel terzo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.
Le utenze oggetto della domanda devono essere intestate all’Ente richiedente o alla Pubblica Amministrazione che ha concesso l’immobile cui fanno riferimento. È comunque l’Ente richiedente che deve sostenerne il pagamento.
Il contributo a fondo perduto è calcolato applicando all’incremento del costo, al netto dell’IVA, una percentuale di riconoscimento così determinata:
Percentuale di incremento del costo | Percentuale di liquidazione |
Par al 100% o maggiore del 100% | 80% dell’incremento |
Compresa tra il 99.99% e l’80% | 70% dell’incremento |
Compresa tra il 79,99% e il 60% | 60% dell’incremento |
Compresa tra il 59,99 e il 40% | 50% dell’incremento |
Compresa tra il 39,99% e il 20% | 40% dell’incremento |
Il contributo non è riconosciuto per incrementi inferiori al 20%.
Il contributo può arrivare a un massimo di 50.000 euro ed è concesso nei limiti del Regolamento de minimis.