Come richiedere il bando
Per contrastare le povertà e supportare i territori e le persone tutte verso una sempre maggiore comprensione delle dinamiche del sistema di welfare, nonché per supportare le istituzioni verso scelte di policy sempre più solide e coerenti, questo bando si pone l’obiettivo di ricomporre la frammentazione informativa e di conoscenze sul welfare locale. In particolare, il bando mira a:
- favorire la ricomposizione di informazioni, sia sui fenomeni che sui servizi erogati sul territorio;
- promuovere la ricerca e soprattutto la condivisione di tali dati e informazioni sui fenomeni sociali, sulle esigenze dei territori e delle comunità e sui servizi e opportunità già esistenti;
- supportare in modo efficace le scelte sia istituzionali che individuali nell’ambito del welfare.
Il bando è finanziato con euro 500.000.
Termine per presentare la documentazione: 13 marzo 2024.
Chi potrà beneficiarne
Possono partecipare al Bando esclusivamente partnership costituite da almeno due soggetti, il cui soggetto responsabile appartiene a una delle seguenti categorie:
- enti ed istituzioni pubbliche purché non costituiti in forma di impresa;
- enti religiosi riconosciuti dallo Stato Italiano;
- imprese ed enti strumentali della Fondazione;
- cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero;
- Cooperative Sociali;
- Enti del Terzo Settore regolarmente iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;
- soggetti privati senza scopo di lucro con o senza personalità giuridica; in tale ultimo caso gli stessi dovranno essere formalmente costituiti con atto pubblico o con scrittura privata registrata o autenticata.
La partnership deve prevedere:
- almeno un soggetto che svolga attività di ricerca scientifica o avere la ricerca tra le proprie finalità istituzionali;
- almeno un soggetto che rappresenti il mondo delle istituzioni o dei servizi.
Caratteristiche dell’incentivo
Il contributo ammissibile per ciascuna proposta selezionata va da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 100.000 euro. Non è prevista una quota minima di cofinanziamento obbligatoria.