Gli errori tipici nella compilazione delle domande di finanziamento

Una lettura superficiale dei bandi e delle loro condizioni di agevolazione può portare a risultati molto spiacevoli. Il peggiore tra questi è investire tempo e denaro nella compilazione di una domanda che, per negligenza o approssimazione, non può essere ammessa al finanziamento.

Ecco alcuni degli errori più comuni da evitare durante la compilazione di una domanda di contributo:

  • Investimento non finanziato dal bando:

Uno degli errori più frequenti è quello di riportare tra le spese voci non finanziabili. Per questo è importante conoscere nel dettaglio le spese ammesse da ciascun bando assicurandosi che coincidano con il progetto che volete realizzare.

  • Dimensioni aziendali:

Molti bandi sono riservati a Micro, Piccole o Medie Imprese. Queste categorie sono individuati da parametri rigidi, come il fatturato, il numero di dipendenti, e l’analisi delle quote di partecipazione aziendale.

  • Business plan carente:

La compilazione di un business plan accurato, che descriva nel dettaglio le modalità di realizzazione del progetto proposto è il punto cardine della quasi totalità dei bandi più appetibili per le aziende. Un business plan approssimativo è uno dei motivi più frequenti di non ammissione.

  • Documentazione mancante:

Può sembrare banale, ma prima dell’invio della domanda è bene assicurarsi che tutta la documentazione sia presente e compilata secondo quanto previsto dal bando. Lo stesso vale in fase di rendicontazione.

  • Investimento minimo:

Molti bandi prevedono un investimento minimo di progetto. Questo per le aziende è quasi sempre considerato come esente iva. Per questo occorre fare attenzione al computo totale delle spese inserite per l’ottenimento del contributo a fondo perduto.

Non perderti le altre pillole:

Abikom

I finanziamenti agevolati per PMI

Nell’ambito dei bandi nazionali di finanziamento rivolti a Piccole e Medie Imprese, si distinguono quelli che offrono crediti d’imposta, contributi