Emilia-Romagna

Bando per il sostegno della transizione digitale delle imprese dell’Emilia-Romagna

Il bando è volto a favorire la transizione digitale delle imprese emiliano-romagnole e l’adozione, da parte di queste, delle più moderne soluzioni e tecnologie digitali. Il fine è incrementare la flessibilità, l’adattabilità, l’efficienza e la produttività di tutti o di parte dei processi organizzativi, produttivi e di servizio della loro catena. La dotazione finanziaria complessiva è di Euro 25.000.000. Chi può beneficiarne Possono presentare domanda di partecipazione alla misura i seguenti soggetti: a. i soggetti, gli enti e le organizzazioni iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle CCIAA competenti per territorio, che svolgono una attività economica sia con le forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese aventi qualsiasi forma giuridica) che nelle forme diverse da queste ultime (soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese), ad esclusione dei soggetti pubblici e/o a partecipazione pubblica. b. I soggetti possono esercitare l’attività in qualsiasi settore economico. Non sono ammissibili i soggetti che esercitano esclusivamente l’attività nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura. I soggetti del precedente paragrafo devono possedere al momento della domanda di contributo i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità: a. devono essere regolarmente costituiti, attivi e iscritti nel Repertorio Economico Amministrativo (REA) tenuto dalle competenti Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competenti per territorio; b. devono possedere le dimensioni di micro, piccole e medie imprese, secondo la dentizione di cui all’allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014; c. devono avere le sedi legali e/o le unità locali nelle quali vengono effettuati gli investimenti nel territorio dell’Emilia-Romagna. Tali sedi e/o unità devono risultare dalla visura camerale; d. non devono trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale in forma diretta o indiretta, per il quale sia già stato adottato il decreto di omologazione previsto dall’art. 112 e ss. del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza), ed ogni altra procedura concorsuale previsto dal Decreto legislativo 14/2019, così come modificato ai sensi del D.lgs. 83/2022, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti; e. non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159. Quanto può richiedere un beneficiario? L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso ed erogato nella misura massima pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile. I contributi previsti dal presente bando sono concessi nell’ambito del “Regime de minimis”, così come disciplinato dal Regolamento UE N. 2831/2023 della Commissione del 13 dicembre 2023. L’agevolazione massima concedibile non potrà superare l’importo di Euro 90.000,00. L’investimento minimo ammissibile è di Euro 20.000,00. Spese ammissibili Le categorie di spesa ammissibili sono: a. impianti, macchinari, attrezzature, hardware, beni strumentali tangibili, anche usati o ricondizionati, anche nella forma del leasing e/o del noleggio. b. acquisto di licenze software o di abbonamenti per l’utilizzo di licenze software, di servizi erogati nella soluzione cloud computing e software as a service. c. realizzazione di piccoli interventi edili, murari e di arredo strettamente collegati e funzionali alla realizzazione del progetto. (Max. 5.000,00€) d. acquisizione di servizi per la creazione e/o adattamento/personalizzazione/customizzazione di software, applicativi e siti web; e. acquisizione di consulenze specialistiche strategiche per la realizzazione del progetto, comprese le spese per la realizzazione degli assesment relativi al livello di maturità digitale pre-intervento e post-intervento. (max 30% della somma delle voci a), b), c) e d)) f. spese generali connesse alla realizzazione del progetto. (misura forfettaria del 5% delle voci precedenti.) Gli interventi attuativi devono essere realizzati entro la data del 31 Marzo 2026 e dovranno essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda.

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Storia e memoria del Novecento

Con il presente bando la Regione Emilia Romagna finanzia attività e iniziative che abbiano come principali obiettivi la valorizzazione dei percorsi regionali collegati ai luoghi della memoria o l’organizzazione di iniziative volte a celebrare l’ottantesimo Anniversario della Liberazione. Chi può beneficiarne Possono presentare la domanda i seguenti soggetti: ➢ Istituzioni culturali giuridicamente riconosciute dalla Regione che a vario titolo conservano e gestiscono il patrimonio documentale e archivistico della storia del Novecento e/o si occupano della cura scientifica e della valorizzazione formativa e culturale dei luoghi della memoria, ad esclusione dei soggetti già in convenzione ai sensi della legge regionale 3/2016; ➢ l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), la Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP), la Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) e le Associazioni combattentistiche e reducistiche che si impegnano nella diffusione dei valori della Resistenza e della pace a fondamento della nascita della Repubblica Italiana e della nostra Costituzione; ➢ le Associazioni nazionali dei perseguitati, dei deportati e degli internati politici, militari o per motivi razziali, riconosciute dalla legislazione nazionale; ➢ Associazioni, Fondazioni e Istituzioni ed enti morali senza fine di lucro, compresi ordini professionali e collegi, la cui attività e ambito territoriale di intervento o il cui progetto abbiano una dimensione di carattere sovralocale; ➢ Comuni e Unioni di Comuni. Caratteristiche dei progetti finanziabili Caratteristiche dei progetti: ➢ non possono essere iniziati prima del 1° gennaio 2025; ➢ devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025; ➢ devono svolgersi all’interno del territorio regionale. Termine per presentare la domanda: 22/03/2025

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Attività di spettacolo dal vivo per il triennio 2025-2027

Con il presente bando la Regione Emilia Romagna sostiene la produzione e distribuzione di spettacoli, l’organizzazione di festival e rassegne, nonché il coordinamento e la promozione di specifici settori: attività teatrali, musica, danza, attività multidisciplinari e circo contemporaneo. Chi potrà beneficiarne Sono ammessi alla presentazione delle domande i soggetti pubblici e privati che svolgono attività a carattere professionale nel settore dello spettacolo dal vivo, di norma senza fini di lucro, comunque organizzati sul piano giuridico-amministrativo, e in possesso dei seguenti requisiti: a) avere sede operativa nel territorio regionale; b) avere svolto attività nel settore dello spettacolo dal vivo da almeno 3 anni, con programmazione regolare e continuativa; in caso di rassegna o festival, deve trattarsi almeno della 4ª edizione; c) rispettare i contratti collettivi di lavoro con regolare versamento degli oneri previdenziali e assicurativi; d) nel caso di società, non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione o aver fatto richiesta di concordato; e) presentare un progetto di attività regolare e continuativo nel triennio di programmazione 2025-2027 e il programma annuale di attività di spettacolo per il 2025 (se finanziati, analogo programma dovrà poi essere presentato annualmente per il 2026 e per il 2027); f) presentare un bilancio delle attività progettuali che preveda un totale di costi non inferiore a € 80.000,00 per ciascun anno del triennio di riferimento; g) nel caso in cui le attività di progetto prevedano anche la gestione di una sede di spettacolo, questa deve avere il certificato di agibilità in base alle vigenti normative in tema di pubblica sicurezza. Quali sono i progetti finanziabili Gli interventi prioritari nel settore dello spettacolo dal vivo sono i seguenti: a) le attività di produzione e distribuzione di spettacoli di elevata qualità artistica e culturale, che valorizzino le peculiarità di ciascun genere di spettacolo (danza, musica, teatro, circo contemporaneo e arte di strada, attività multidisciplinari) e le forme di ibridazione tra generi e arti; b) l’organizzazione di rassegne e festival sul territorio regionale e in ogni ambito dello spettacolo, identificabili per originalità e valore artistico delle proposte e per capacità organizzativa, in grado di coinvolgere e formare il pubblico e realizzare collaborazioni effettive con qualificati organismi del settore; c) il coordinamento e la promozione di settori specifici dello spettacolo intesi come attività in cui risulta la prevalenza della funzione di distribuzione, circuitazione o promozione di settori specifici dello spettacolo, associate o meno alla produzione o all’organizzazione di rassegne e festival. Termine per presentare la domanda: 05/03/2025

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Sostegno a progetti di promozione culturale di rilevanza regionale o sovralocale

Con il presente bando la Regione Emilia Romagna sostiene le iniziative e i progetti di promozione culturale promossi da soggetti pubblici e privati, tenendo conto delle specificità e vocazioni dei singoli territori, nell’ottica di estendere quanto più possibile le fasce di pubblico destinatarie delle iniziative artistico-culturali. Chi potrà beneficiarne a) Comuni del territorio regionale con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti; b) Unioni di Comuni del territorio regionale; c) Enti del terzo settore con sede nel territorio regionale, che svolgano in via prevalente attività culturali, iscritti al RUNTS in una delle sezioni seguenti: Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato, Altri enti del terzo settore; d) Fondazioni o altri soggetti senza scopo di lucro sottoposti a direzione e coordinamento o controllo da parte di Comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti. Quali sono i progetti finanziabili? Possono essere presentati i progetti annuali che mirano alla promozione della cultura nelle sue molteplici forme ed espressioni; in particolare, con promozione della cultura si intendono tutti gli eventi, le mostre, i festival, le rassegne, i convegni ed ogni altra iniziativa aperta alla partecipazione del pubblico che siano volti: – alla diffusione della cultura negli aspetti di interesse generale, in particolare nelle aree delle letterature, delle arti visive e performative, del cinema e dell’audiovisivo, delle scienze matematiche, fisiche e naturali, delle scienze umane e sociali, del dialogo fra le culture e le religioni; – alla conoscenza e alla divulgazione della storia, delle culture, delle identità e delle tradizioni locali e alla formazione del pubblico; – alla promozione della creatività artistica e letteraria. Termine per presentare la domanda: 09/03/2025

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Fondo nuove competenze

Chi potrà beneficiarne? Il bando si rivolge ai datori di lavoro privati, comprese le società a partecipazione pubblica, che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi di formazione per il miglioramento delle competenze dei lavoratori. I datori di lavoro possono presentare la domanda scegliendo tra le seguenti linee di intervento: Sistemi formativi → gruppi imprese caratterizzate dalla presenza di grandi datori di lavoro; Il programma formativo deve coinvolgere almeno una Big Player in qualità di capofila del Sistema Formativo classificata grande impresa. Il programma formativo deve prevedere il coinvolgimento complessivo di almeno 100 lavoratori di cui al massimo il 60% devono essere dipendenti della Big Player e, quindi, almeno il 40% devono essere dipendenti degli altri datori di lavoro. Il contributo massimo riconoscibile per ciascun raggruppamento di Sistema Formativo è fissato in 12 milioni di euro. Filiere formative → raggruppamenti di almeno 5 Micro, Piccole e Medie Imprese che operano preferibilmente nell’ambito di distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica. Il programma formativo deve prevedere il coinvolgimento complessivo di almeno 10 lavoratori e il numero dei lavoratori partecipanti, di ogni datore di lavoro, non può essere superiore al 25% del totale dei partecipanti. Il contributo massimo per ciascun raggruppamento è pari ad euro 8 milioni. Singoli datori di lavoro → il contributo massimo riconoscibile per ciascuna istanza è fissato in 2 milioni di euro per datore di lavoro e deve prevedere il coinvolgimento di almeno 3 lavoratori. Caratteristiche dell’incentivo Il contributo massimo varia in base alla tipologia di intervento: 1.Sistemi formativi: fino a 12 milioni di euro per ciascun gruppo, con un limite del 60% dei lavoratori dipendenti coinvolti del big player capofila. 2. Filiere formative: fino a 8 milioni di euro per progetto. 3. Datori di lavoro singoli: massimo 2 milioni di euro, con l’obbligo di presentare una sola domanda di contributo. La percentuale di contributo varia in base alla tipologia di onere finanziabile ma, in generale, il fondo copre: il 60% della retribuzione oraria e il 100% dei contributi previdenziali e assistenziali per le ore dedicate alla formazione. Per i percorsi presentati da sistemi formativi o filiere formative, la quota retributiva finanziabile sale all’80%.Sono ammissibili a contributo i progetti formativi per i lavoratori, in coerenza con le intese di rimodulazione sottoscritte tra datori di lavoro e parti sindacali. Gli accordi, sottoscritti a partire dal 10 ottobre 2024, devono essere concordati con le rappresentanze sindacali e le aree di intervento del percorso formativo devono riguardare i seguenti ambiti: 1.Sistemi tecnologici e digitali. 2. Intelligenza artificiale. 3. Sostenibilità e impatto ambientale. 4. Economia circolare. 5. Transizione ecologica. 6. Efficientamento energetico. 7. Welfare aziendale e benessere organizzativo.

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Sostegno (R)Esistente

Il bando contribuisce all’obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 11 per l’attenzione specifica allo sviluppo delle capacità delle istituzioni di sostenere rapporti economici, ambientali e sociali positivi e sostenibili, generando impatti di larga scala sul territorio e favorendo di conseguenza il rafforzamento di comunità resilienti. Chi potrà beneficiarne? a) enti ed istituzioni pubbliche purché non costituiti in forma di impresa; b) enti religiosi riconosciuti dallo Stato Italiano; c) imprese ed enti strumentali della Fondazione; d) cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero; e) Cooperative Sociali e Imprese Sociali; f) Enti del Terzo Settore regolarmente iscritti nel RUNTS; g) soggetti privati senza scopo di lucro con o senza personalità giuridica; in tale ultimo caso gli stessi dovranno essere formalmente costituiti con atto pubblico o con scrittura privata registrata o autenticata. Quali sono i progetti finanziabili? I progetti finanziabili riguardano attività tradizionalmente sostenute dalla Fondazione Cariparma con durata triennale, accompagnate da un Advisor strategico per sviluppare una visione di lungo periodo e orientarsi verso l’autosostenibilità. I progetti devono: • Avere impatto strategico e coinvolgere stakeholder territoriali. • Essere orientati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. • Prevedere un Piano Strategico Pluriennale di Sviluppo e di Finanziamenti Termine per presentare la domanda: 26/02/2025

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Bando “Internazionalizzazione” 2024 Emilia Romagna

La Regione Emilia-Romagna intende rafforzare la presenza delle imprese dell’Emilia-Romagna sui mercati internazionali, favorendo anche la
diversificazione delle destinazioni dell’export regionale.
Il bando supporta progetti di internazionalizzazione e di promozione internazionale realizzati da piccole e medie imprese, singolarmente o in
aggregazione.

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