Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI e delle aggregazioni di PMI

Bando “Internazionalizzazione” 2024 Emilia Romagna

Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI e delle aggregazioni di PMI

Bando “Internazionalizzazione” 2024 Emilia Romagna

Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI e delle aggregazioni di PMI

Bando “Internazionalizzazione” 2024 Emilia Romagna

Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI e delle aggregazioni di PMI

Come richiederlo

La Regione Emilia-Romagna intende rafforzare la presenza delle imprese dell’Emilia-Romagna sui mercati internazionali, favorendo anche la diversificazione delle destinazioni dell’export regionale.
Il bando supporta progetti di internazionalizzazione e di promozione internazionale realizzati da piccole e medie imprese, singolarmente o in aggregazione.

Termine per presentare la documentazione: 10/01/2025

Chi potrà beneficiarne

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese che possiedono i seguenti requisiti:
a) sono regolarmente costituite, attive e iscritte al Registro delle imprese o al REA presso la Camera di Commercio competente per territorio. Tale requisito dovrà essere mantenuto fino al terzo anno successivo alla liquidazione del saldo
del contributo.
b) I beneficiari devono appartenere ai seguenti settori di attività:
➢ sezione C, attività manifatturiere (divisioni dalla 10 alla 33);
➢ sezione D, fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (divisione 35);
➢ sezione E, fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (divisioni dalla 36 alla 39);
➢ sezione F, costruzioni (divisioni dalla 41 alla 43);
➢ sezione J, servizi di informazione e comunicazione (divisioni dalla 58 alla 63);
➢ sezione M, attività professionali, scientifiche e tecniche (divisioni dalla 69 alla 75);
➢ sezione N, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (solo divisione 82);
Si considereranno sia i codici ATECO primari che i codici secondari di attività.
Il codice ATECO o l’attività ammissibile dovranno essere attribuiti all’unità operativa situata in Emilia-Romagna e interessata dalle attività del progetto.
c) I beneficiari non devono rientrare nei casi previsti dall’art. 67 del Codice Antimafia, cioè non devono essere sottoposti a misure di prevenzione.
d) I beneficiari non devono trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale in forma diretta o indiretta), ed ogni altra procedura concorsuale né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti.

Possono partecipare al bando anche i soggetti che in fase di presentazione della domanda di finanziamento non abbiano alcuna unità operativa in Emilia Romagna, purché si impegnino ad aprire l’unità operativa pertinente con le attività progettuali sul territorio regionale entro 3 mesi dalla data di adozione dell’atto di concessione del contributo.

Oltre alle imprese singole, possono presentare domanda anche le Associazioni temporanee di impresa o di scopo e le Reti di impresa, costituite da un minimo di 5 soggetti aventi la sede operativa in Emilia Romagna, che non siano tra loro associali o collegati e che non abbiano soci in comune.

Caratteristiche dell’incentivo

Le spese ammissibili devono riguardare:

1) Partecipazione a massimo 4 fiere internazionali svolte all’estero o in Italia con qualifica internazionale → saranno considerati ammissibili i seguenti importi forfettari:
euro 12.700,00 per fiere internazionali all’estero;
euro 3.000,00 per fiere con qualifica Internazionale in Italia.
2) Temporary Export Manager e/o Digital Export Manager;
3) Consulenze finalizzate a: – assessment → accrescimento delle potenzialità del beneficiario attraverso servizi di analisi e orientamento specialistico, anche di avvicinamento ai servizi digitali e virtuali; preparazione di un piano export digitale; preparazione di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto; – consulenza per sviluppo business; – consulenze per ideazione di un piano marketing e comunicazione sui paesi target; – consulenze e servizi per B2B;
I progetti devono obbligatoriamente comprendere interventi di tipo consulenziale.
4) Costi generali per la definizione e gestione del progetto→ tasso forfettario del 7% della somma delle voci di spesa sostenute per la partecipazione a fiere e consulenze.

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto.

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